'Notizie Credito'

Lug 30 2014

Come effettuare tempestivamente il calcolo del codice fiscale

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Il calcolo del codice fiscale online è un sistema utilissimo per recuperare con semplicità le informazioni che identificano univocamente ogni contribuente italiano. È successo a tutti di dover scrivere un modulo nel quale era obbligatorio segnare il codice fiscale, la terribile serie alfanumerica di 16 cifre che identifica ogni singolo cittadino italiano sin dalla nascita.

E altrettanto sicuramente, è accaduto a tutti di non ricordare l’ordine della serie di caratteri e numeri: Per fare un po’ di ordine, ci vanno prima le 3 iniziali del nome o quelle del cognome? E come va inserita la data di nascita? E il codice catastale del comune? Per di più come se non bastasse, non abbiamo sempre con noi la tesserina magnetica che nel corso di questi anni ha sostituito la versione cartacea del documento, e che si rivela utile anche per fare acquisti ai distributori automatici di sigarette o nelle farmacie per ricevere il cosiddetto scontrino parlante (abbinato all’acquirente e contenente l’indicazione precisa ed estesa dei prodotti acquistati).

calcolo-codice-fiscale

Quindi come si risolve l’annosa questione? È sufficiente avere a disposizione una connessione a internet e collegarsi ad un sito che faccia tutto automaticamente, inserendo alcuni semplice dati, premere invio ed avere subito il proprio codice fiscale, tutto online. Anche se si tratta di un’operazione abbastanza semplice, è sempre bene fare affidamento a portali affidabili e seri, come (noi stiamo provando Codicefiscale.it) per evitare di ritrovarsi a creare codici sbagliati, con tutte le problematiche che ne seguirebbero.

L’interfaccia è davvero curata e semplice da utilizzare, ricorda da vicino lo stile del documento che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con l’ apporto dell’Agenzia delle Entrate provvede a inviare via posta a tutti gli italiani.

Basta semplicemente inserire i propri dati anagrafici – cognome, nome, sesso, data di nascita per esteso – registrare il Comune nel quale è stata registrata la propria nascita (il software del sito riconosce tutti gli oltre 500 comuni d’Italia, ma la domanda può essere inoltrata anche dai cittadini stranieri residenti proseguire cliccando su “calcola”. Tempo di attesa di pochi istanti e comparirà l’agognata successione richiesta. Per di più, è consentito anche salvare sul proprio computer o riprodurre il file pdf appena generato con il nostro codice privato.

Il sito contiene anche informazioni utili sul codice fiscale, come ad esempio la storia di questo strumento, introdotto con il decreto del Presidente della Repubblica n. 605 del 29 settembre 1973 (per la cronaca, a capo del Paese c’era Giovanni Leone) per rendere più proficua l’amministrazione finanziaria grazie alla creazione dell’anagrafe tributaria, fortemente desiderata dall’allora ministro delle finanze, Bruno Visentini. Fu nel 1976 che si stabilirono le modalità di computo del codice e, sempre nello stesso anno, per la prima volta fu richiesto ai contribuenti di rivelare il proprio codice fiscale nella dichiarazione dei redditi.

Inizialmente, come detto, il codice era un tesserino cartaceo, ma pian piano è stata introdotta prima la tesserina plastificata con la barra magnetica di fianco e poi quella contenente un microchip. Anche perché, dal 2003, i servizi fiscali sono stati integrati con quelli della Tessera sanitaria, per offrire un controllo maggiore sulle spese sostenute dal Servizio Sanitario Nazionale e per semplificare la fruizione dei servizi ai cittadini. Oltre che per i motivi già elencati, la tessera sanitaria permette di procurarsi le cure mediche anche nei Paesi della Comunità Europea, rendendosi indispensabile.

L’unico inconveniente è che, ad oggi, la tessera ha una durata massima di sei anni: malgrado questo, la sua sostituzione avviene ogni volta a cura del Dicastero dell’Economia, che all’avvicinarsi del limite, provvede a inoltrare la nuova carta via posta all’indirizzo di domicilio del cittadino (per il quale non sia finito il diritto all’assistenza sanitaria), in modo del tutto gratuito.

Tuttavia, si può anche conservare e usare la tessera scaduta, che continua ad aver valore come semplice tesserino di codice fiscale.

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Dic 22 2009

Assicurazioni moto d’epoca e moto storiche

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Se la vostra moto ha vent’anni o più può entrare a far parte della categoria delle moto d’epoca e quindi godere dei relativi vantaggi assicurativi, così come capita per le assicurazioni auto d’epoca.  In particolare è prevista una polizza vantaggiosa e una riduzione del bollo che passa da una tassa di proprietà a una semplice tassa di circolazione. Per di più, molte assicurazioni propongono sconti interessanti nel caso in cui si assicuri più di una moto d’epoca.

Perchè la propria moto sia considerata d’epoca è necessario iscriversi in uno dei motoclub affiliati ASI (Automotoclub Storico Italiano) o FMI (Federazione Motociclistica Italiana). A quel punto la moto dovrà essere valutata per capire se ha le caratteristiche di un mezzo d’epoca, ovvero se ha superato i 20 anni d’età – a partire dalla data di immatricolazione – e se ha le medesime caratteristiche che aveva in origine (quindi sono da escludere le modifiche rispetto al modello originale). Se si è ottenuto l’attestato allora si può richiedere l’assicurazione per moto d’epoca.

Il vantaggio principale è che di solito si tratta di polizze molto  convenienti, che raramente superano i 100 euro. Trattandosi di mezzi particolari è richiesta la revisione annuale, in modo da garantire la sicurezza per chi circola con moto che, per quanto belle, hanno comunque superato i 20 anni e possono quindi andare incontro a guasti o malfunzionamenti.

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