'Carte Credito Subprime'

Nov 22 2010

Le carte di credito di tipo Revolving

Le carte di credito Revolving non sono altro che carte di credito le quali vengono ad una certa tipologia di debitoria, un’ultima speranza per questa categoria di utenti per garantire loro un fonte di accesso ad un prestito personale oppure un qualsiasi tipo di finanziamento.

La carta di credito revolving viene data a tutte quelle categorie di utenti mutuatari che, anche avendo un quota massima di 1.500 €, rappresenta comunque una forma di debito alla quale il cliente può accedere.

Carte di Credito Revolving

Dal 2007 in poi ovvero dall’esplosione di questa crisi economica in tutto il mondo, sicuramente il mercato rappresentato dalle carte di credito subprime si è trasformato in quello più concorrenziale ed ottimale con tassi che per questo tipo di carte hanno una base minima del 9,9%.

Addirittura ci sono casi in cui i tassi di queste carte oltrepassano quota 25%-30%, dando origine in questi casi ad un’ulteriore indebitamento successivo del mutuatario.

Ovviamente però questo tipo di carte revolving possiedono anche alcuni vantaggi, infatti il debitore che possiede questo tipo di carta nel caso in cui dovesse completare il pagamento delle rate non potrà fare altro che migliorare la sua situazione economico dal profilo delle banche acquistando merito creditizio, potendo dunque avere la possibilità di avere accesso a nuove forme di finanziamento personale o prestiti successivi.

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Nov 18 2010

Carte di Credito Subprime

Abbiamo già parlato negli articoli scorsi delle carte di credito revolving, oggi vi parleremo di una tipologia di carta di credito molto simile chiamata carta di credito subprime.

Anche questa tipologia di carta di credito, pone le sue origini negli Stati Uniti, come la già citata carta di credito revolving.

Queste due tipologie di carte hanno in realtà molto in comune tra di loro, rappresentato non solamente dal loro paese di origine, ma anche dalla categoria di clienti a cui sono destinate e volutamente rivolte.

Queste tipologie di carte sono infatti nate alla fine del decennio scorso, verso la fine degli anni novanta, in un momento in cui le società finanziarie americane, iniziavano ad offrire benefici e servizi anche ai clienti nelle black list (liste nere) degli istituti di credito nazionali a causa di precedenti penali in ambito finanziario.

In particolare tali tipologie di finanziamento venivano offerte ai cittadini che avevano subito un protesto, un esproprio, un fallimento o una bancarotta.

Dato il livello di rischio a cui le banche si esponevano nell’offrire le carte di credito subprime, destinate ad una categoria di clienti il cui passato finanziario non era di certo dei più rosei, le banche avevano la necessità di doversi tutelare di fronte a questo tipo di debitori, e lo facevano adottando dei tassi di interesse molto più alti rispetto a quelli normali.

Queste carte di credito Subprime hanno dei massimali molto bassi e comunque dei tassi d’interesse che possono sfondare quota 30%.

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